Il Carnevale in Italia: tutto quello che devi sapere!
Il Carnevale in Italia è senza dubbio una delle feste più colorate e divertenti. Il carnevale è una festa di origini cristiane e cattoliche con più antiche origini pagane che non ha data fissa. Solitamente cade tra febbraio e marzo, dipende dalla data della Pasqua. Quest’anno il carnevale è incominciato giovedì 11 febbraio, detto giovedì grasso ed è terminato martedì16 febbraio, detto martedì grasso che precede il mercoledì delle ceneri che indica l’inizio della Quaresima, ossia il periodo di digiuno.
La particolarità di questa festa è la possibilità di mascherarsi e di ribaltare l’ordine della realtà e di trasformarsi in ciò che non si è.
In ogni città italiana viene festeggiato il Carnevale e ognuna ha le sue particolari usanze e tradizioni: le sfilate dei carri, i coriandoli, le stelle filanti, le maschere, i costumi tipici e i dolci tradizionali di questa festa.
Vediamo insieme come si festeggia il Carnevale nelle città delle Scuole di italiano della Dante.
Il carnevale in Italia: le tradizioni di Roma
Il carnevale romano trae la sua ispirazione dai Saturnalia degli antichi romani e ha avuto il suo maggiore sviluppo in età pontificia. Tradizioni tipiche del carnevale della città eterna sono la corsa dei cavalli barberi e la festa dei moccoletti.
Il carnevale in Italia: le tradizioni del carnevale ambrosiano di Milano
Chiamato così perché il carnevale di Milano non segue il rito romano ma il rito ambrosiano. Secondo questo rito, la Quaresima non inizia con il mercoledì delle ceneri, ma la domenica successiva pertanto l’ultimo giorno di Carnevale è il sabato. Il Carnevale di Milano è chiamato così perché si riferisce a Sant’ Ambrogio, vescovo e patrono di Milano, che trovandosi fuori città per un pellegrinaggio, chiese di posticipare di 4 giorni la fine del carnevale proprio per permettergli di tornare in tempo per dare inizio ai riti liturgici della Quaresima.
Il carnevale in Italia: le tradizioni di Firenze
Anche il carnevale di Firenze ha origini antiche, ma ha avuto il suo maggiore splendore con i Medici e i Lorena che lo consacrarono come manifestazione istituzionale.
La tradizione più importante è sicuramente quella dei carri chiamati trionfi, allestiti in legno e juta, che permettevano di festeggiare in maniera gioiosa e vivace sia ai nobili sia ai popolani, ma non solo. Anche il gioco del calcio storico e l’inizio dell’opera traggono le loro origini da questo periodo.
Il carnevale in Italia: le tradizioni di Bologna
Tradizione più importante del Carnevale di Bologna è proprio quella delle sfilate dei carri allegorici e delle maschere. Altre tradizioni erano i veglioni, i balli, i fuochi d’artificio, le lotterie e tante altre attività che offrivano svaghi per tutti i cittadini seppur in ambiti diversi, trasmettendo un senso di equilibrio, armonia e coesione sociale all’interno della Società del Dottor Balanzone, da cui è nata anche la maschera tipica della città.
Il carnevale in Italia: le tradizioni di Torino
Il carnevale di Torino si svolgeva nel pieno centro storico della città, a Piazza Vittorio. Fin dall’inizio dell’800 infatti la piazza più austera e importante della città organizzava feste spettacolari che richiamarono l’attenzione persino dei primi turisti stranieri. Il carnevale di Torino è famoso soprattutto per le spettacolari giostre allestite proprio a Piazza Vittorio, luogo di ritrovo per mangiare e bere. All’epoca non si usavano i coriandoli, ma si lanciavano confetti e cioccolatini. Fino al 1986, anno in cui la tradizione delle giostre venne spostata in altri posti per motivi di sicurezza.
Il carnevale in Italia: le tradizioni delle altre città
Il Carnevale non si festeggia solo nelle città dove sono situate le Scuole di italiano della Dante. Anzi, in alcune città questa festa è ancora più famosa e prestigiosa che in altre. Ricordiamo velocemente il Carnevale di Venezia, di Viareggio, di Cento, di Ivrea, di Arcireale, di Fano e di Putignano tra quelli di maggiore interesse anche a livello internazionale.
Le maschere tipiche del Carnevale:
Le maschere di Carnevale traggono origini dal teatro dei burattini, dalla Commedia dell’arte e da tradizioni arcaiche. Ecco le maschere più famose e la loro città di origine.
A Roma c’è Rugantino, personificazione del romano tipico che viene dal teatro dei burattini; a Milano c’è la maschera della Commedia dell’arte di Meneghino; proveniente sempre dalla Commedia dell’arte c’è Stenterello, la maschera di Firenze che personifica il popolano di bassa estrazione che ha sempre la forza di ridere e scherzare; a Bologna la maschera più celebre sempre derivante dalla Commedia dell’arte è il Dottor Balanzone, professore presuntuoso e saccente; infine a Torino c’è Gianduja accompagnato da sua moglie Giacometta, simbolo della città ed entrambi derivanti dal teatro dei burattini.
Ci sono molte altre maschere assai importanti: le più famose e conosciute sono la maschera di Arlecchino di Bergamo e quella di Pulcinella di Napoli, entrambi emblemi del carnevale in tutto il mondo. Ci sono le maschere celebri del carnevale di Venezia, Pantalone e la compagna Colombina. Burlamacco e Ondina della città di Viareggio, Bartoccio nella città di Perugia, Farinella, il giullare con l’abito a riquadri multicolori del carnevale di Putignano.
I dolci tipici del Carnevale:
- Castagnole
- zeppole
- chiacchiere
Così come ogni città ha le proprie usanze, tradizioni e maschere, stessa cosa vale per i dolci tipici di questa festa, che cambiano a seconda delle regioni e delle città. Ecco i dolci più famosi di questa festa colorata e divertente: le castagnole, le zeppole e le chiacchiere sono i dolci tradizionali reperibili in gran parte di Italia seppur con nomi diversi.
Ci sono molti altri dolci regionali come per esempio la cicerchiata del centro Italia, gli arancini di carnevale marchigiani, le frìtole veneziane, le frittelle mantovane e i caragnoli molisani.
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