Questa non è una canzone d’amore: il Giro d’Italia attraverso i libri prosegue a Milano
Il Giro d’Italia attraverso i libri prosegue a Milano con il libro Questa non è una canzone d’amore di Alessandro Robecchi edito da Sellerio.
Questo libro ci conduce non solo dentro Milano, ma anche dentro un genere letterario che negli ultimi anni ha appassionato moltissimo i lettori italiani.
Il genere dei libri gialli: origini e breve storia
Stiamo parlando dei libri gialli che sono diventati un vero fenomeno letterario. Al centro dei libri gialli c’è un crimine da risolvere e un personaggio che deve risolvere il mistero. Questo personaggio protagonista può essere un commissario, un investigatore privato, una squadra di polizia, un avvocato. Ma può essere anche una persona qualunque coinvolta nel mistero che, grazie alle sue capacità investigative, decide di indagare autonomamente.
I gialli sono insomma romanzi noir e polizieschi. Questo genere di libri con tutte le sue straordinarie varianti è amato in tutto il mondo, ma solo in Italia si chiama “giallo”.
Da dove nasce questo nome entrato ormai nel linguaggio comune? Il nome nasce dal colore delle copertine della collana di libri polizieschi pubblicata dalla casa editrice Mondadori a partire dal 1929. Il successo fu così grande da divenire sinonimo del genere letterario.
Per approfondire la storia dei libri e degli autori cliccate qui nel sito della casa editrice Mondadori.
I gialli in Italia
Nel nostro paese i gialli hanno una forte caratterizzazione territoriale sia come ambientazione sociale e culturale sia come lingua che è spesso ricca di espressioni e modi di dire locali. Come ha spiegato in un’intervista proprio Alessandro Robecchi: “Il noir è un’ottima occasione per descrivere luoghi, posti, situazioni, società e città”
Per vedere l’intervista cliccate qui.
Di solito i gialli sono ambientati nelle grandi città, luoghi tipici di violenze e misteri. Talvolta, però, sono ambientati anche in provincia. E in questi casi il sapore locale si colora di toni comici e umoristici.
Per un’esplorazione regionale dei più celebri gialli italiani, vi consigliamo questo articolo pubblicato su il Post Atlante degli investigatori italiani.
Dunque negli ultimi anni molti autori di gialli italiani, insieme ai protagonisti dei loro libri, sono diventati incredibilmente popolari. La loro popolarità è dovuta anche alle serie televisive realizzate a partire dai libri.
Questa non è una canzone d’amore: il protagonista e il suo programma televisivo
Torniamo adesso a Milano e percorriamo le sue strade sfogliando le pagine di Questa non è una canzone d’amore.
Il protagonista della storia è Carlo Monterossi, un autore tv di successo. Ricco e famoso, ma in crisi di identità per il successo immenso di una sua trasmissione dal titolo Crazy Love che lui stesso trova oscena e nauseante.
Il programma è il tipico esempio di TV spazzatura. Quel tipo di televisione fondata su sensazionalismo e facili emozioni. Quel tipo di televisione che mette in piazza vita privata, sofferenze e dolori di personaggi famosi ma anche di persone comuni. Sappiamo tutti di cosa stiamo parlando.
Crazy Love, in particolare, è una specie di gossip sulle persone comuni. Nel programma, patetici e sconosciuti personaggi della vita di ogni giorno, vanno a raccontare davanti alle telecamere tradimenti, infedeltà e imbrogli meschini delle loro relazioni sentimentali, seguendo il motto della trasmissione “Anche questo fa fare l’amore”.
La trama del libro e le vicende del protagonista
Monterossi non ne può davvero più e questa volta è deciso a smettere davvero e ad abbandonare per sempre il disgustoso programma.
Una sera, mentre Monterossi è a casa nella sua malinconica amarezza sorseggiando un bicchiere di whisky, un killer bussa alla sua porta e tenta di ucciderlo.
Da quel momento, il problema centrale della sua vita diventa capire perché qualcuno voglia ammazzarlo. Vuole anche capire quale sia il filo che unisce il suo tentato omicidio ad altri due omicidi avvenuti in circostanze analoghe per mano dello stesso killer. E da quel momento si innescano una serie di avventure movimentate e surreali in cui sono coinvolti molti personaggi. Degli avvocati cinici e spregiudicati, due strambi killer professionisti, un gruppo di neonazisti fanatici che danno fuoco a un campo rom. Ma anche una coppia di zingari vendicatori e romantici, una compagnia di poliziotti confusionari e inefficienti e infine una hacker precaria e agguerrita…
Ovviamente per svelare il mistero bisogna leggere il romanzo!
Il tema del romanzo
Questa non è una canzona d’amore è un noir divertente e senza scrupoli in cui alla storia si mischia una ironica e acuta critica sociale. Milano appare come un mondo diviso in due: da una parte prosperano gli speculatori, i corrotti e il cinico mondo della televisione commerciale, dall’altra parte ci sono i precari, gli zingari e i disgraziati.
Proprio per questa varietà di personaggi, nel romanzo si ritrovano tutti i diversi ambienti e quartieri della Milano di oggi. Ci sono, infatti, i quartieri ricchi con i locali alla moda e i grattacieli in vetro, ma anche i bar di periferia, le osterie, i quartieri multietnici e le villette dei sobborghi.
Lo stile del libro è moderno e realista, avvincente e vivace, pieno di battute divertenti e di riflessioni ironiche.
Una curiosità: dal 17 gennaio 2022 va in onda su Amazon Prime la serie Monterossi tratta dai romanzi di Alessandro Robecchi.
Se vi interessa conoscere altre città attraverso i libri, andate a conoscere Torino nella nostra rubrica Giro d’Italia attraverso i libri.
Buona lettura e buon divertimento!